L’intelligenza arti­fi­cia­le sta cam­bian­do la musi­ca. I pro­ces­si crea­ti­vi, la com­po­si­zio­ne e la pro­du­zio­ne musi­ca­le oggi sono dispo­ni­bi­li attra­ver­so stru­men­ti AI che con­sen­to­no ai musi­ci­sti di spin­ger­si oltre i limi­ti tra­di­zio­na­li del­la crea­ti­vi­tà. Un cam­bio di sce­na­rio che apre una rifles­sio­ne sul ruo­lo di arti­sti e pro­dut­to­ri e impo­ne cam­bia­men­ti nel­la sfe­ra dei dirit­ti e del­la pro­prie­tà intel­let­tua­le. AI Act, il rego­la­men­to attra­ver­so il qua­le l’Unione Europa ha trac­cia­to con­fi­ni e un nuo­vo qua­dro nor­ma­ti­vo, è uno stru­men­to effi­ca­ce per gover­na­re que­sta nuo­va rivo­lu­zio­ne del mer­ca­to musi­ca­le? Come cam­bie­rà il qua­dro nor­ma­ti­vo?

Questo appun­ta­men­to rien­tra negli appun­ta­men­ti di for­ma­zio­ne obbli­ga­to­ria dell’Ordine dei gior­na­li­sti di Puglia, per infor­ma­zio­ni: https://www.og.puglia.it